lunedì 2 luglio 2012

Mi sento proprio come mi sento. Ti sento proprio dove ti sento. Semplice, molto molto semplice. Ora per tutte le volte in cui vado giù ho anche un terrazzo e una luna che si scolora... quell'attimo di emozione autentica stretta tra le tue braccia. Sei vero, questo mi basta sopra ogni cosa. Affascina la scoperta e ti propone variabili a cui capisci di aver offerto sempre troppa poca attenzione. Mi muovo libera in tutto quello che accade e se anche, in certi momenti, rumori mi spingono la fronte sono fiera di tutto. L'isola felice. L'espansione. Un getto di colori. L'ossigeno di un respiro lungo. Io esattamente come voglio... i miei occhi paralleli ad altri due/assenza di prevaricazioni e sorrisi dentro vasi secchi da annaffiare/eventualmente. Oggi mi rinnovo perché voglio io e perché vuole la natura. Quanto tempo lasciamo a bocca secca, perduto irrimediabilmente nella dimenticanza di ogni suo inevitabile miracolo. Durerà per oggi o per sempre questa mia sensazione di bellezza, ma dovrebbe interessarmi? Slaccio le mani e tengo il tempo con il piede. Nulla di più/a me sembra moltissimo. Quando suono in mutande lui mi vibra addosso e si appiccica/è quasi carnale lo scambio e io romanticamente voglio associarlo a noi. Imparo la musica per non essere mai più immobile. Lo giuro. Sorrido e bevo acqua gelida/algida. Scrivo per trattenere, sintetizzo il possibile e non curo alcuna forma. Imparo l'improvvisazione scoprendomi di grazia.

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